Il codice della strada italiano classifica le strade in base alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, nei seguenti tipi:
• Autostrade: strade extraurbane o urbane a carreggiate separate da spartitraffico invalicabile, con almeno due corsie per senso di marcia, prive di intersezioni a raso e di accessi privati, riservate a talune categorie di veicoli a motore e contraddistinte da appositi segnali di inizio e fine.
• Strade extraurbane principali: strade extraurbane a carreggiate separate da spartitraffico invalicabile o transitabile solo in casi eccezionali, con almeno due corsie per senso di marcia, con intersezioni a raso o a livelli sfalsati e con accessi regolamentati.
• Strade extraurbane secondarie: strade extraurbane a una o più carreggiate con una o più corsie per senso di marcia, con intersezioni a raso e con accessi non regolamentati.
• Strade urbane di scorrimento: strade urbane a carreggiate separate da spartitraffico, con almeno due corsie per senso di marcia, e una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate.
• Strade urbane di quartiere: strade urbane a una o più carreggiate con una o più corsie per senso di marcia, con intersezioni non semaforizzate e con accessi non regolamentati.
• Strade urbane ciclabili: strade urbane destinate alla circolazione dei soli velocipedi e dei pedoni, contraddistinte da appositi segnali.
• Strade extraurbane locali: strade destinate prevalentemente alla circolazione locale dei veicoli.
• Itinerari ciclopedonali: percorsi destinati alla circolazione dei soli pedoni e dei velocipedi.
Questi tipi di strada hanno diverse norme di comportamento, limiti di velocità e segnaletica. In questo articolo, nello specifico, parleremo delle strade extraurbane.
Le strade extraurbane
Le strade extraurbane sono quelle che si trovano al di fuori dei centri abitati e che hanno lo scopo di collegare tra loro diverse località.
Il codice della strada italiano le classifica in tre tipi: strade extraurbane principali, strade extraurbane secondarie e strade extraurbane locali.
Come abbiamo visto, queste sono le loro caratteristiche distintive:
• strade extraurbane principali: si tratta di strade con carreggiate separate da spartitraffico invalicabile o transitabile solo in casi eccezionali, con almeno due corsie per senso di marcia, con intersezioni a raso o a livelli sfalsati e con accessi regolamentati
• strade extraurbane secondarie: sono strade a una o più carreggiate con una o più corsie per senso di marcia, con intersezioni a raso e con accessi non regolamentati
• strade extraurbane locali: si tratta di strade destinate perlopiù alla circolazione locale dei veicoli.
Per chi percorre le strade extraurbane, il codice della strada prevede dei limiti di velocità diversi a seconda del tipo di strada e del veicolo.
In generale, i limiti sono i seguenti :
• 130 km/h per le autostrade
• 110 km/h per le strade extraurbane principali
• 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e locali
• 50 km/h nei centri abitati.
Ovviamente, questi limiti possono essere modificati in base alle condizioni atmosferiche, alla visibilità, alla densità del traffico e alla segnaletica presente sulle strade . Inoltre, ci sono dei limiti inferiori per alcuni veicoli, come i mezzi pesanti, i rimorchi, i motocicli e i ciclomotori.